Eremo di Sant'Onofrio

Eremo di Sant’Onofrio, 2012 – foto Ludovico Centola

Dalla Ss.272 lo si scorge a poca distanza dal Convento di Sant’Agostino. Forse doveva essere solo una dipendenza del convento. Le attuali sembianze non sono di certe quelle di un eremo, tanto da apparire cone una casa di campagna in rovina. Osservando bene i resti del piano inferiore si evince che la struttura è stata riadattata ad uso abitativo nel corso ‘900, tanto che risulta presente persino al catasto.
L’eremo di Sant’Onofrio a quota 324 m slm si trova sulle particelle catastali n 27, 34 e 41 del foglio mappale n. 81 del Comune di San Marco in Lamis ed in vecchie carte topografiche è indicata come C. Centola, dal nome degli antichi proprietari del fondo.

La parte originale è quella inferiore che, anche se in parte crollata, da ancora quel senso di religiosità che un tempo doveva avere con le volte che ancora lasciano intravedere resti di intonaco ormai illeggibile, reso bluastro dal nerofumo.  Purtroppo in questi ultimi anni ha subito un crollo che ha rovinato le coperture e squarciato letteralmente la facciata che guarda a sud.

Grazie alla gentile concessione del maestro Antonio Guida, che ci ha fornito una diapositiva del 1982, siamo in grado valutare lo stato del degrado della struttura dopo 30 anni.

Eremo di Sant'Onofrio nel 1982 e nel 2010 - foto Antonio Guida & Ludovico Centola

Eremo di Sant’Onofrio nel 1982 e nel 2010 – foto Antonio Guida & Ludovico Centola


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